lunedì 6 dicembre 2010

Parlando di politica in un italiano scorretto.

Non mi interessa,dico.E so che non è vero neanche questo.
Mi girano i coglioni essere corretto durante un discorso e le verità sono almeno due.
La prima è che se "sento" un atteggiamento due volte in una sera quell'atteggiamento è successo e quindi è vero.
Excursus.
Mi è successo di capitare in discorsi nei quali ero in torto,sia dal punto di vista dei contenuti,sia da quello dei fatti sia in quello dell'esposizione linguistica.Grammatica.Italiano.Forma.Fottuta forma del cazzo senza sorriso.Sorrisi,quelli che dovete tenervi stretti nelle vostre chiappe incontinenti di lussuria,laddove la lussuria perde il significato del godimento per il troppo esercizio.
Sono stato corretto senza alcun urto,nel piacere di parlare,e, se non c'era piacere c'era scontro e mi va bene lo stesso.Non correggetemi con il sorriso e nell'orecchio perchè vi odio.Ammetto gli errori se solo avete il coraggio di inorridire chiaramente nella vostra sapienza perchè almeno avete una posizione.
La seconda è che sono ignorante e parlo spesso delle cose che sento cercando un confronto aperto senza volere che la mia idea prevalga ma solo per cercare una proposta ma,questo, è evidentemente troppo.
Il mio ambiente è cambiato e se non presenzierò il 24 dicembre listener capirà.

giovedì 9 settembre 2010

Volontariamente no title

Affanculo,affanculo,affanculo.
E' tempo di coperta sui piedi mentre scrivo su questo blog.Non è un male.Notizia:è finita l'estate e ce lo dice la coperta e il fatto che abbia rivisto certe facce il che,a sua volta,vuol dire almeno due cose e cioè che,la prima,sono uscito ed ho "frequentato" un posto dove la gente si riunisce e,la seconda,la gente è sempre lì.
Quello che provo è la gambizzazione del mio entusiasmo da parte di queste forme stabilite in un posto e viventi nella più assoluta normalità la propria condizione sedentaria.
La prima considerazione immediata è che a ben vedere,o meglio,per senso comune e normale,quello sedentario sarei io,la seconda considerazione è che non sono cazzi loro la mia sedentarietà,la terza è che non ho voglia di fare il bravo e prostrarmi e la quarta che non si può aspettare le nove e venti per mangiare se sei lì dalle sette,mi fa incazzare,naturalmente.
Ci unisco il fatto che sono stato naturalmente,e sottolineo e mi evidenzio naturalmente,in grado di condurre alcuni discorsi più che piacevoli senza che emergesse alcuna postura social-pubblica da parte delle parti coinvolte,ovvero me stesso ed un amico,durante un soggiorno a Milano.
Ho voglia di parlare e la gente migliore l'ho vista all'aperitivo.
Ebbene si.

mercoledì 14 luglio 2010

Compagnie

La doccia notturna è una bella roba,vince il caldo per una mezz'ora e mi da il tempo di scegliere come impiegare alcune idee.
Finestra aperta ma aria zero.
Cane sul tappeto alle mie spalle che prova a dormire ma anche lui soffre il caldo:il pavimento forse sarebbe più indicato ma lui sta lì ed è contento.Beato lui.
Comunque in questi giorni ci spalleggiamo a vicenda ed è un bel feeling.

Parliamo di compagnie.

Ho sempre preferito quelle piccole,per non dire ristrette, e di qualità dove,la qualità,è data dal mio momento e dalle sue necessità.

Poche persone e che non mi annoino.

Non ho voglia di correntoni e iperboli,grandi entusiasmi e slanci:fa già caldo e appiccicano più del sudore.Economia di energia.

Piuttosto prendiamoci una birra gelata in mezzo alla gente,occhiali da sole,maglietta e pantaloncini.Poca visibilità e grande egocentrismo.

Forse lì in mezzo trovo la mia vacanza,un pensiero da forestiero tra queste anse note.

Un'idea, forse alcune idee, buone da impiegare solo per togliere il cappio a quest'estate malata e greve.
La strategia è quella della fuga correndo.Non ho voglia di stare con alcuni.

La cosa buona è che non è una colpa.

martedì 8 giugno 2010

Fàntasia

E' un periodo nel quale il tempo è un po'più fluido e si sente tra le dita diventando qualcosa di diverso da un'incognita e più simile ad un prestigio di cui si intuisce il trucco,senza per altro capirlo davvero.
Questo non fa incazzare nè rende particolarmente orgogliosi o meritevoli ma certamente rende la mia condizione più divertita e nuovamente più distaccata,riprendendo quella traccia di intuizione che a causa dell'età adulta e di tutte le sue necessità avevo tralasciato.
Questo diverte solo me perchè l'intuizione è un micromondo di pensieri che prendono la propria vita e la propria logica nello spazio ristretto della psiche la quale,per una volta,non deve essere intesa come una cosa oscura e pericolosa,ripiegata nelle proprie perversioni e che brucia maggiormente più l'aria è tetra,ma semplicemente come un girotondo non politico di pensieri e fantasia.Un signore degli anelli mio,la mia mitologia,la mia esistenza che sviluppa piani di possibilità nuovi.
All'alba dell'età di mezzo riscopro quanto sia salutare affrancarsi per un momento da ciò che è definito vero,pratico e da,propriamente,farsi.
Certo che lasciarsi andare proprio del tutto non è esattamente facile,sennò volerei.
Tutte queste nuove informazioni che mi stanno arrivando da diverse parti stanno ristabilendo un collegamento con l'io che sospetta felicemente che qualcosa si muova diversamente dal canonico meccanismo azione-reazione e che sia vero anche ciò che non si tocca.

L'altra sera c'è stata una pizzata per ricordare il decennale del conseguimento del diploma e tra i vari discorsi uno m'ha fatto incazzare perchè riguardava la dose del mio talento e quanto invece faccia la mia applicazione.
Uno sosteneva che sono un applicatore,ma vi pare??
Questo però apre uno spiacevole campo pratico di materialismo e ottenimento che chiudo subito dicendo che sotto sotto è molto vero che mi brucia ma poco m'importa perchè sono capace di chiudere gli occhi e se poi mi mettessi veramente son cazzi suoi!!!

Tra le info sopracitate:"la biologia delle credenze" di Bruce Lipton e "What the bleep do we know"

giovedì 6 maggio 2010

Vuoto

La montagna è una costante della mia vita che negli anni ha assunto diverse sfaccettature e ad oggi mi chiedo che responsabilità abbia senza saperlo.
In termini assoluti l'arrampicata ed in generale l'alpinismo hanno come concetto base la vittoria sulla gravità,da intendersi come forza fisica tradizionale,e la salita.

Cosa vuol dire salire?Non lo so

La cosa più affascinante tra i miei pensieri di questa sera è stata l'esposizione al vuoto.
Il vuoto è,scalando,quello che ti sta sotto,dove cadi se sbagli.
Chi scala apprezza il vuoto,ama la possibilità che ci si possa cadere ed è affascinato da quello che sta là in fondo senza che,per forza,sia la morte.

Molti vorrebbero cadere.

giovedì 29 aprile 2010

Sogni d'oro

Voglio che immaginiate dei piedi nudi sulla terra,nuda terra,cruda terra.Malleoli interni e contrazioni muscolari sulla punta delle dita,talloni sollevati nella danza.Eviscerate visivamente la lingua che lecca l'alluce,le labbra che baciano le ossa e salgono adese alla pelle fin dietro al ginocchio.Poi un fulmine e quelle labbra sono socchiuse in un gemito basso,lucide e brillanti mentre il dominio è invertito.Non cercate scusa alcuna.

giovedì 4 febbraio 2010

Lost in the supermarket

Tornavo dalla mia occupazione dai campi e la stavo ascoltando e m'è venuto quando alcuni anni fa quando ancora fumavo,sono entrato al Mercatone Uno:cazzo che ridere,mai visto quel posto così.

venerdì 29 gennaio 2010

Musica Rock da Vittula,Mikael Niemi



Un libretto divertente e aspro insieme.
Suggerisco.

venerdì 22 gennaio 2010

Ieri e oggi,andando verso domani.

Due heineken di passaggio al bar come due schiaffi,ormai bastano per stordirmi.
Prima moretti con pizza dell'"apple" tiepida:certosino,pancetta e rucola;squisita anche se fredda perde un tantino.
La cronaca alpinistica registra molti incidenti e una scomparsa dolorosa,oggi.

Ieri sono passato alla cgil per la disoccupazione,dovevo aprire la pratica e dopo che mi sono iscritto alle liste di collocamento mi hanno spedito al sindacato,il quale,dopo un'oretta di attesa e qualche carta compilata con rapidità e competenza,mi ha rispedito al suddeto collocamento per un fottuto singolo timbro.Lunedì,ottenuta l'inchiostrata torno al sindacato,poi boh.

Oggi sono passato al mio vecchio liceo per chiedere delle informazioni per la mia ragazza che vorrebbe prendere il diploma.
Ho incrociato nel corridoio due prof non miei e mi sono diretto in segreteria della quale le occupanti,sorprese,mi hanno salutato sorridendo.
Sono stato rappresentante d'istituto per tre anni e mezzo,dimettendomi a metà dell'ultimo anno per evidenti divergenze con quel minchione di uno dei miei colleghi,quello di influenze leghiste.Eravamo tre "comunisti" e lui un coglione.
Ero uno "personaggio pubblico" al liceo e la segreteria casa mia,praticamente.

Non ero mai stato in un sindacato prima di ieri.Era pieno di vecchiaia e ne aveva l'odore.
Era tutto vecchio.
C'era un quadro con il ritratto di un tipo e il suo nome scitto sotto,o sopra,non ricordo e non è importante,quello che mi ha colpito era la cornice che era di legno e sottile,di un marrone che è la definizione stessa del marrone,non una sfumatura,solo marrone e vecchia.
Qualche funzionario o dirigente o come diavolo si chiamano(SINDACALISTI!!!)si aggirava con borse simil ventiquattr'ore odorando di fumo come solo loro possono,quasi gialli,rugosi,occhialuti e impermeabilizzati.
C'erano un sacco di anziani seduti in attesa di entrare tutti nello stesso ufficio,stanchi,sfiduciati e arresisi a quell'unico scopo giornaliero fatto di pazienza,incazzatura controllata e mobilità ridotta:mi ricordavano il feltro,quei rettangoli di feltro che tagli con le forbici e che sono adesivi da un lato così che tolta la pellicola e sagomati a piacere,li appiccichi sotto le gambe delle sedie e sotto gli angoli dei mobili di modo che scivolino sul pavimento e non facciano più casino.Sembrava che quei signori anziani l'avessero sotto le scarpe per lo stesso motivo e che,una volta morti, l'agenzia funebre incaricata lo prelevasse per riutilizzarlo.
Ad un certo punto è entrata Agnese.
Agnese la conosco da anni perchè veniva in montagna con l'alpinismo giovanile ed è molto simpatica.
Agnese è stata per anni con un ragazzo col quale non sta più ma,da alcuni mesi, sta con un altro ragazzo che le darà un figlio poco voluto,a quanto spiega lei, ma ci hanno pensato molto e hanno scelto di tenerlo,saggiamente.
Questo le è valsa la perdita del lavoro poco prima che il suo contratto diventasse a tempo indeterminato.Agnese lavorava come O.S.S. presso una comunità di recupero per tossicodipendenti.

A un certo punto,dal corridoio che arriva dalla presidenza, è sbucato di colpo il mio professore di Filosofia,il professor Landi.
Io ho amato quest'uomo perchè amavo la Filosofia e lui era il canale attraverso il quale mi giungeva il nettare.
Landi:ventiquattr'ore di pelle marrone vagamente lucida,probabilmente lo era da nuova,maglioncino dalle tonalità autunnali e pantaloni di velluto a coste,scarpe in tinta e trascurabili nell'insieme.
Capelli castani con piazzetta e barba a tutto viso;occhi piccoli e molto azzurri dietro a grandi e ,credo, abbastanza spessi occhiali.
L'unica cosa che ho notato,dicendogli che oggi,a quasi dieci e sottolineo dieci,anni dal diploma, sceglierei il classico invece dello scientifico, è che la sua barba comincia a imbiancarsi.

Per voi Nick Cave and the Bad Seeds,Tupelo.