venerdì 29 gennaio 2010

Musica Rock da Vittula,Mikael Niemi



Un libretto divertente e aspro insieme.
Suggerisco.

venerdì 22 gennaio 2010

Ieri e oggi,andando verso domani.

Due heineken di passaggio al bar come due schiaffi,ormai bastano per stordirmi.
Prima moretti con pizza dell'"apple" tiepida:certosino,pancetta e rucola;squisita anche se fredda perde un tantino.
La cronaca alpinistica registra molti incidenti e una scomparsa dolorosa,oggi.

Ieri sono passato alla cgil per la disoccupazione,dovevo aprire la pratica e dopo che mi sono iscritto alle liste di collocamento mi hanno spedito al sindacato,il quale,dopo un'oretta di attesa e qualche carta compilata con rapidità e competenza,mi ha rispedito al suddeto collocamento per un fottuto singolo timbro.Lunedì,ottenuta l'inchiostrata torno al sindacato,poi boh.

Oggi sono passato al mio vecchio liceo per chiedere delle informazioni per la mia ragazza che vorrebbe prendere il diploma.
Ho incrociato nel corridoio due prof non miei e mi sono diretto in segreteria della quale le occupanti,sorprese,mi hanno salutato sorridendo.
Sono stato rappresentante d'istituto per tre anni e mezzo,dimettendomi a metà dell'ultimo anno per evidenti divergenze con quel minchione di uno dei miei colleghi,quello di influenze leghiste.Eravamo tre "comunisti" e lui un coglione.
Ero uno "personaggio pubblico" al liceo e la segreteria casa mia,praticamente.

Non ero mai stato in un sindacato prima di ieri.Era pieno di vecchiaia e ne aveva l'odore.
Era tutto vecchio.
C'era un quadro con il ritratto di un tipo e il suo nome scitto sotto,o sopra,non ricordo e non è importante,quello che mi ha colpito era la cornice che era di legno e sottile,di un marrone che è la definizione stessa del marrone,non una sfumatura,solo marrone e vecchia.
Qualche funzionario o dirigente o come diavolo si chiamano(SINDACALISTI!!!)si aggirava con borse simil ventiquattr'ore odorando di fumo come solo loro possono,quasi gialli,rugosi,occhialuti e impermeabilizzati.
C'erano un sacco di anziani seduti in attesa di entrare tutti nello stesso ufficio,stanchi,sfiduciati e arresisi a quell'unico scopo giornaliero fatto di pazienza,incazzatura controllata e mobilità ridotta:mi ricordavano il feltro,quei rettangoli di feltro che tagli con le forbici e che sono adesivi da un lato così che tolta la pellicola e sagomati a piacere,li appiccichi sotto le gambe delle sedie e sotto gli angoli dei mobili di modo che scivolino sul pavimento e non facciano più casino.Sembrava che quei signori anziani l'avessero sotto le scarpe per lo stesso motivo e che,una volta morti, l'agenzia funebre incaricata lo prelevasse per riutilizzarlo.
Ad un certo punto è entrata Agnese.
Agnese la conosco da anni perchè veniva in montagna con l'alpinismo giovanile ed è molto simpatica.
Agnese è stata per anni con un ragazzo col quale non sta più ma,da alcuni mesi, sta con un altro ragazzo che le darà un figlio poco voluto,a quanto spiega lei, ma ci hanno pensato molto e hanno scelto di tenerlo,saggiamente.
Questo le è valsa la perdita del lavoro poco prima che il suo contratto diventasse a tempo indeterminato.Agnese lavorava come O.S.S. presso una comunità di recupero per tossicodipendenti.

A un certo punto,dal corridoio che arriva dalla presidenza, è sbucato di colpo il mio professore di Filosofia,il professor Landi.
Io ho amato quest'uomo perchè amavo la Filosofia e lui era il canale attraverso il quale mi giungeva il nettare.
Landi:ventiquattr'ore di pelle marrone vagamente lucida,probabilmente lo era da nuova,maglioncino dalle tonalità autunnali e pantaloni di velluto a coste,scarpe in tinta e trascurabili nell'insieme.
Capelli castani con piazzetta e barba a tutto viso;occhi piccoli e molto azzurri dietro a grandi e ,credo, abbastanza spessi occhiali.
L'unica cosa che ho notato,dicendogli che oggi,a quasi dieci e sottolineo dieci,anni dal diploma, sceglierei il classico invece dello scientifico, è che la sua barba comincia a imbiancarsi.

Per voi Nick Cave and the Bad Seeds,Tupelo.