sabato 8 dicembre 2012

Weddings

La situazione è quella di un sabato di dicembre nel quale cade l'immacolata concezione e nelle cittadine come Domodossola si accendono le luminarie natalizie. Queste luminarie sono per la maggior parte prive di significato ma,alcune di loro,la minima parte,portano con loro uno spunto,quello che stanotte mi ispira. Bene,alcune di queste luci decorative proprio non vogliono saperne si stare accese e generano delle discontinuità visive che nella mia mente,scossa,assumono valore. E' come se fossero delle linee di demarcazione come quelle che ci sono nelle operazioni di calcolo,quelle che si tracciano sotto una colonna di numeri dalla quale si dividono addendi e risultato. La proclamazione inaspettata di un matrimonio benedetto è quella linea,un momento che descrive un parziale,che delinea un'epoca. Ballare,propriamente, non è mai stato mio in questa vita ma, certe notti, mi piace immaginare di poter ballare con voi insieme a me,giovani,e solo al momento giusto,con permesso accordato,sganciarsi.

mercoledì 28 novembre 2012

mobilizzazione vertebrale

Cosa dire di questa pioggia incessante? che non smette ed è la sua necessità,cade perchè non può fare altro,cade serena e rassegnata senza che in questa emozione vi sia malessere. Ci sono grandi pozze ovunque,sembrano quasi laghi:se fossi un bambino forse sarebbero più laghi che pozze,almeno nelle dimensioni della fantasia. In alto sicuramente nevica:la differenza tra la neve e la pioggia,che poi in fondo sono la stessa cosa,è il silenzio;quando cade la neve non c'è rumore. Non so quale delle due sia la maggior portatrice di calma,forse è proprio la propensione di un certo momento al silenzio o al rumore. Anche le vertebre che scrocchiano fanno rumore e oggi portano calma,per necessità.

giovedì 2 agosto 2012

un litigio

Ad un certo punto non si possono ignorare la propria rabbia,la propria invidia e il proprio risentimento. Specifico subito che non sarà questa la sede in cui starò dietro ai fottuti imbonitori che mi raccontano che ogni sentimento,rabbia e paura comprese,è positivo e solo quando non lo viviamo ma lo lasciamo degenerare in un risentimento diventa negativo e devastante e specifico,inoltre, che mi riservo al privato le eventuali riflessioni su come incanalare positivamente questi flussi di energia compressa e distruttiva. Dunque: non ho mai chiesto molto perchè sono pudorato,non voglio mai che pianti e moine si trasformino in regali ma ,oggi, non sopporto questa sensazione che all'interno della mia famiglia sia rimasto spesso fregato perchè corretto, dove per correttezza intendo la non espressione di un anche legittimo desiderio perchè, nelle mie valutazioni, non spettava a me farlo in quanto ,in qualche modo ,avrebbe limitato la libertà di scelta delle persone e soprattutto, non sopporto il fatto che il "ritmo armonioso" del respiro familiare sia interrotto dalla comparsa flash,in stile lapsus di poche parole scappate,chiaramente riconducibili al tornaconto personale,sia esso economico contemporaneo,futuro o di posizione dominante all'interno degli affari nostri. Fosse anche solo una struttura di pensiero inconscia e non pensata in senso stretto,mi fa infuriare perchè ,in qualche fottuto meandro della ragione, avrà anche le sue radici. E' come vedere emergere il singolo individuo,vederlo ringhiare perchè innocentemente hai scoperto il suo tesoro nascosto e vedere che, anche solo in parte, è fatto con le occasioni in cui io ho taciuto,scegliendo altre strade e senza mai tettare al di là del normale.E' terribile percepire dall'interno una sproporzione e difficile anche comporne il pensiero perchè non c'è mediazione tra le due,sono tutte e due opinioni e nessuna potrà prevalere.Doxa nella realtà. Ma nel mio cammino ho corso fuori dai sentieri supposti ed è lì che ho incontrato persone importanti che mi hanno fatto apprezzare l'odore del sangue e il piacere di sentirlo scorrere in rivoli lungo l'avambraccio compreso il silenzioso momento in cui si coagula sulla pelle,mischiandosi alla polvere. La mia rabbia è profonda perchè non c'è mai stato un supporto al mio cammino diverso,mai.Non hanno mai voluto camminare con me e io sono sconfitto sono tornato senza nulla che potessi raccontare perchè,evidentemente non l'avrebbero mai capito o condiviso.Sono tornato sconfitto dunque,e sono tornato solo per sentire la solita proposta rinnovata al mio primo sclero e per sentirmi rinfacciato il fatto che oltretutto non gli ho informati sui test d'ingresso.Patetiche lacrime.Ed è certo dal loro punto di vista che non c'è stata disparità ma nulla possono fare con la mia sensazione e questo li ferisce come a me ha ferito una porta costruita dopo,un contratto dipendente,una piccola cucina che non si poteva fare,i nomi degli amici non ricordati. Un piccolo appello a chi mi leggerà:a settembre farò 3 test d'ingresso all'università e la verità è che non volevo dire niente per scaramanzia ma nel litigio di oggi l'ho detto e mi sento fottuto.Bene, voi che siete figli di puttana nell'anima abbattete questo alone di sfiga che sento.Grazie.

sabato 28 luglio 2012

Viabilità

I don't care much about traffic and its rules. It's more about meeting people that remind you the way you come from amd the taste you get from them. You can touch it in the air with your fingers and you can also figure it out in your mind,painting it with the matt colors of memories. portishead,roads.

giovedì 14 giugno 2012

Euro 2012

Non credo che ci sia la giusta maturità per fare strada in questo europeo. Il clima è lo stesso,quello di un inizio d'estate sufficientemente mite affinchè i piedi scoperti soffrano il fresco della sera e al contempo si possa stare in maniche corte con un paio di jeans a completare l'abbigliamento. Personalmente la combinazione degli elementi sopra citati mi è dolce nel ricordo nell'atto di rimembrare quasi a livello olfattivo l'estate,oltre a farmi sentire bene quando l'indosso. Bene;a parte 'ste cagate mi viene da dire che gli elementi che frequentavano la solita veranda erano di un altro livello nel loro insieme.C'era un leader carismatico e pirla a sufficienza,un drappello di coglioni che gli andavano dietro motivati da disinteressata propensione al tifo divertito e sentito, senza schieramenti di parte o super presunta competenza tecnica;c'erano degli adulti molto di presenza.In generale si scopava bene,divertendosi o per festeggiare e i rapporti non avevano polemiche annesse,non c'erano troie e neanche suore e tutti insieme festeggiammo un mondiale. Oggi non siamo pronti,come due anni fa.Cazzo. Eravamo molto più simili all'alternativo nel nostro essere molto comunemente normali,c'è ancora da imparare da noi stessi.

mercoledì 16 maggio 2012

Vent

Le riflessioni di una serata ventosa conducono alla solitudine o se fosse un gesto sarebbe come accovacciarsi,abbracciandosi le ginocchia con lo sguardo all'orizzonte. Ci sono linee sulle mie montagne che diventano lame nere e perfette e tagliano il cielo blu e limpido del crepuscolo inoltrato nel momento della giornata in cui le prime stelle hanno già fatto il loro ingresso e sono molto brillanti. C'è vento forte da due giorni e mi porta via,lontano dalle voci,dai discorsi,dai comportamenti e da qualunque cosa si intenda per interesse.Ci sono solo correnti invisibili da seguire col corpo e con il pensiero ovunque vadano,consapevole che finiscono da nessuna parte perchè il vento si perde comunque. Dunque non parlatemi di nulla,specialmente di persone,perchè non vi sento.

sabato 5 maggio 2012

Simple Past

Sono profondamente legato alla pioggia dove per profondamente intendo un rapporto che affonda le proprie radici nel passato e che si protrae ininterrotto negli anni.La pioggia è quell'elemento che mi da tranquillità e stabilità in qualunque contesto vissuto lo metta ed in particolare è connesso a due immagini molto equilibrate nella loro emotività,della mia emotività:le mie due case. La prima è la Siberia in un giorno di pioggia intensa quando la casa di fianco non era ancora ristrutturata e ci si poteva mettere sotto il lungo balcone di lastre di sasso di quelli vecchio stile,ruvide e sconnesse,non modernamente levigate, e stare all'asciutto.Il terreno sotto i piedi era di quella consistenza che ha la sabbia marrone quando s'impregna di umidità senza essere bagnata direttamente mentre pochi metri più avanti,dove pioveva a cielo aperto,le pozzanghere si riempivano di acqua torbida e sapevi che se avesse continuato tutto il giorno ci sarebbe stato una specie di lago al posto della strada.Il grandissimo prato davanti alla casa era verde e alto quanto lo è in primavera,osservando però il particolare dei fili di erba leggermente ripiegati dal peso dell'acqua che mi davano l'impressione di un prato in qualche modo più soffice. In quella solitudine magica di me bambino ricordo come il suono della pioggia intensa diventasse più nitido e chiaro e di come nell'armonia di tutto quell'insieme,potessi isolare a piacimento il suono dell'acqua delle grondaie cariche,della rongia che continuava a scorrere,di una piccolissima cascata che precipitando da una tettoia colpisse una lamiera metallica e arrugginita,o il meraviglioso contatto della pioggia sulle fronde degli alberi e sul prato immenso. La seconda è Via Briona nelle serate in cui la pioggia seppur discretamente forte,mi permetteva di credermi immune alla malattia mentre ci camminavo attraverso.Il pavè lastricato diventava lucido e rifletteva, diffondendole più ampiamente, le luci gialle dei lampioni sospesi del centro storico,quelli fatti come vecchie lampade a olio.Ci camminavo solitario da piazza mercato a casa spegnendo la sigaretta poco prima che si svolgesse quella piccola curva che è percebile solo dopo anni di passeggio,sigaretta che vedeva il suo braciere impregnarsi d'acqua velocemente e la cartina inesorabilmente colpita in successione da alcune gocce,dopo che per alcuni brevissimi attimi sembrava che le fosse risparmiato questo supplizio.Ma la natura è natura e dopo pochi minuti di pioggia anche la miglior carta si disfa.In questa immagine ci sono pochi suoni,forse i passi,forse la sigaretta che si spegne,forse un gatto.C'è un certo silenzio,quello di una città che già dormiva mentre ancora camminavo verso casa. Questa sera piove e penso a quel passato.

lunedì 30 aprile 2012

Pollution,inquinamento mentale

E' fastidioso alzarsi e sentire pesante la continuità temporale con ieri,cioè senza avvertire l'alba di un nuovo giorno come una pagina che si svolta bensì come il misero salto di una riga senza che,ironicamente,ci sia almeno la pausa ritmica di un qualunque segno di punteggiatura. Mi sono alzato in questo modo sentendomi molto frustrato e senza prospettiva,cioè senza che dal mio punto di vista sia evidente un punto fuga su cui far convergere lo sguardo e di conseguenza l'attenzione. ho sentito una gran rabbia contro me stesso e contro l'incapacità delle mie mani di fare qualunque cosa,ho sentito la rabbia profonda verso la mia allergia e i miei polmoni incapaci di accettare particelle esterne che mi impediscono anche solo di tagliare l'erba.Ho sentito un'angoscia pazzesca pensando alla stanchezza che mi alcune volte mi sorprende arrivando dal nulla,inaspettata,subdola e misera come la condizione di chi non sa uscirne e affrontare le cose.Sono definitivamente furente contro il mio coraggio che ha fatto le valigie,contro l'incapacità di fare le cose da solo,contro la paura di farle e contro le scuse che prendo.Mi sono vergognato della paura che ho di massaggiare,di rimanerci sotto e di sboccare.Sono pietrificato dalla paura di svenire.Eppure a volte qui non voglio stare.Sento la punizione che mi infliggo mentre vedo la gabbia in cui tengo la mi serenità e quella dove tengo un cane affamato e furente che in queste condizioni non ha bisogno di altro cibo per continuare a crescere.L'autodistruzione autoimposta per non saper cosa fare del mio status privilegiato che se anche mi dessero 200.000 euro non saprei dove metterli.Cosa cazzo vuoi fare da grande merda di un uomo.C'è cosa peggiore del non voler crescere,qual'è la tua fottuta paura nel farlo?

giovedì 19 aprile 2012

Nuit

Scivolano,scivolano,scivolano.I miei occhi si chiudono,stanchi.

mercoledì 4 aprile 2012

Tempo

E' tutto il giorno che giro intorno all'idea di scrivere qualcosa stasera e mi sembra strano ma lo sto proprio facendo.Così come altre volte in passato,è stata la pioggia a iniziare questo scritto e lo ha fatto molto prima che le prime balbettate parole apparissero sullo schermo.La pioggia ha su di me un effetto innescante e mi diverte il contrasto che c'è tra il suono bagnato che sento sul tetto e l'immagine di una miccia accesa da cui parte il mio discorso.
A dirla tutta non so neanche che discorso ho intenzione di fare,posso solo iniziare da qualche parte e proseguire fino a che mi andrà:il mio stupido inizio riguarda la poltrona sulla quale sono seduto a scrivere e il fatto che l'ho spostata apposta davanti alla finestra perchè,dovete sapere,in origine doveva star lì con tanto di poltrona gemella e tavolino adiacente,doveva essere il punto principale della vita domestica che mi sarebbe piaciuta esser fatta di libri e conversazioni sorseggiando una tisana in inverno,un bicchiere di vino rosso la sera, o un cocktail fruttato d'estate,là proprio su quelle poltrone.
Una sera mi è stata data l'idea di fare tutto come è adesso ed è evidente che la suddetta idea mi è piaciuta tanto da realizzarla ma oggi che guardo questo salotto mi sembra come se fosse pietrificato e altrui,senza nascondere il fatto che il centro della mia vita casalinga è svogliatamente diventato quel corto divano nero su cui collasso miseramente ogni sera.
Mi chiedo quindi che dimensione ci sia tra una visione personale e una realizzazione per così dire aliena;sono così tanto disposto a cedere inconsapevolmente una parte di me perchè non credo nella mia logica o nella mia estetica?perchè il progetto di un altro è semplicemente più bello?
Forse così mi sono perso la gioia di sperimentare me stesso e attraverso ciò di scegliermi il sentiero, cosa per la quale, oggi,in mancanza di un progetto suggerito,mi dimeno alla ricerca di qualcosa su cui scaraventarmi per placare il tempo che sfugge e le sensazioni sgradevoli che vi si accompagnano.
Eppure stasera,qui da solo, sto bene. Sto scrivendo sulla poltrona e mi sono ripromesso di non passare dal divano ma di andare a letto per riscoprire il piacere di addormentarmi per tempo,possibilmente sfogliando un libro visto che ho il tempo per scoprire il calmo silenzio che mi circonda.

mercoledì 18 gennaio 2012

A chi pensava fossi f...

Tutto circondato dal buio e nel buio scegliere di muoversi.Esercizi di sensazione prima di tutto.
Mi concentro su un braccio e sento ad un estremità le dita,le stiro,le tendo,le chiudo in un pugno sentendo la potenza distruttrice della rabbia e la perversione di una presa sicura e inamovibile:non si muove di un millimetro,sicura e cinica,precisa come un boia e divertita come un re dal potere assoluto.
La sensazione si sposta al bicipite del braccio pronto a contrarsi e inchiodare qualunque cosa al muro con ogni forza:posso godere di ogni singola fibra che si contrae e scarica potenza dal petto al muro.Sento la schiena sgranchirsi come fosse nell'attesa di poter anche lei fare come fanno i cavalli prima che venga dato il via.
Sento la bocca e la mandibola schiacciare ogni granello di sabbia,rimasuglio trito dei sassolini delle scarpe.Cicche di furia che voglio ingoiare solo per gustare la terra e il suo aroma,solo per sentirne il peso sullo stomaco e poi cagarlo mandando affanculo cioè che starà dietro dall'evacuazione in poi.
Alzato dalla tazza voglio sentire l'addome teso e flessibile e ogni forza scendere ed espandersi dalle palle ai glutei seguito da un movimento di assestamento che allarga la base di equilibrio e lo spazio tra i piedi che solo a quel punto iniziano a muoversi per camminare verso e contro molti.