mercoledì 18 gennaio 2012

A chi pensava fossi f...

Tutto circondato dal buio e nel buio scegliere di muoversi.Esercizi di sensazione prima di tutto.
Mi concentro su un braccio e sento ad un estremità le dita,le stiro,le tendo,le chiudo in un pugno sentendo la potenza distruttrice della rabbia e la perversione di una presa sicura e inamovibile:non si muove di un millimetro,sicura e cinica,precisa come un boia e divertita come un re dal potere assoluto.
La sensazione si sposta al bicipite del braccio pronto a contrarsi e inchiodare qualunque cosa al muro con ogni forza:posso godere di ogni singola fibra che si contrae e scarica potenza dal petto al muro.Sento la schiena sgranchirsi come fosse nell'attesa di poter anche lei fare come fanno i cavalli prima che venga dato il via.
Sento la bocca e la mandibola schiacciare ogni granello di sabbia,rimasuglio trito dei sassolini delle scarpe.Cicche di furia che voglio ingoiare solo per gustare la terra e il suo aroma,solo per sentirne il peso sullo stomaco e poi cagarlo mandando affanculo cioè che starà dietro dall'evacuazione in poi.
Alzato dalla tazza voglio sentire l'addome teso e flessibile e ogni forza scendere ed espandersi dalle palle ai glutei seguito da un movimento di assestamento che allarga la base di equilibrio e lo spazio tra i piedi che solo a quel punto iniziano a muoversi per camminare verso e contro molti.