E' tutto il giorno che giro intorno all'idea di scrivere qualcosa stasera e mi sembra strano ma lo sto proprio facendo.Così come altre volte in passato,è stata la pioggia a iniziare questo scritto e lo ha fatto molto prima che le prime balbettate parole apparissero sullo schermo.La pioggia ha su di me un effetto innescante e mi diverte il contrasto che c'è tra il suono bagnato che sento sul tetto e l'immagine di una miccia accesa da cui parte il mio discorso.
A dirla tutta non so neanche che discorso ho intenzione di fare,posso solo iniziare da qualche parte e proseguire fino a che mi andrà:il mio stupido inizio riguarda la poltrona sulla quale sono seduto a scrivere e il fatto che l'ho spostata apposta davanti alla finestra perchè,dovete sapere,in origine doveva star lì con tanto di poltrona gemella e tavolino adiacente,doveva essere il punto principale della vita domestica che mi sarebbe piaciuta esser fatta di libri e conversazioni sorseggiando una tisana in inverno,un bicchiere di vino rosso la sera, o un cocktail fruttato d'estate,là proprio su quelle poltrone.
Una sera mi è stata data l'idea di fare tutto come è adesso ed è evidente che la suddetta idea mi è piaciuta tanto da realizzarla ma oggi che guardo questo salotto mi sembra come se fosse pietrificato e altrui,senza nascondere il fatto che il centro della mia vita casalinga è svogliatamente diventato quel corto divano nero su cui collasso miseramente ogni sera.
Mi chiedo quindi che dimensione ci sia tra una visione personale e una realizzazione per così dire aliena;sono così tanto disposto a cedere inconsapevolmente una parte di me perchè non credo nella mia logica o nella mia estetica?perchè il progetto di un altro è semplicemente più bello?
Forse così mi sono perso la gioia di sperimentare me stesso e attraverso ciò di scegliermi il sentiero, cosa per la quale, oggi,in mancanza di un progetto suggerito,mi dimeno alla ricerca di qualcosa su cui scaraventarmi per placare il tempo che sfugge e le sensazioni sgradevoli che vi si accompagnano.
Eppure stasera,qui da solo, sto bene. Sto scrivendo sulla poltrona e mi sono ripromesso di non passare dal divano ma di andare a letto per riscoprire il piacere di addormentarmi per tempo,possibilmente sfogliando un libro visto che ho il tempo per scoprire il calmo silenzio che mi circonda.
Nessun commento:
Posta un commento