E' stato un ottobre drammaticamente bello,caldo e assolato ma alla fine la pioggia è arrivata e s'è portata la nebbia come mantello facendo le strade lucide
in questi primi giorni brevi.Sera immediata.
Mi accompagna scivolando,gocciolando note, un pianoforte solitario assolutamente non rock.Mi sanguinano le gengive e il gusto non è cattivo.
Immagino gocce ematiche precipitare in un lavandino d'acqua fredda scomporsi in filamenti e riccioli e diventare verdi.Verdi sono certe sere di pioggia,verdi sono le gocce che sembrano linee veloci che non si possono evitare,senza temperatura e impatto hanno solo il colore.E' un sadismo cattivo.
(il pianoforte sta in "Dell'universo assente-Luciano Cilio)
3 commenti:
ciao mi preoccupavo a non leggerti, che cavolo mi preoccupavo a fare po? ;o)
Rimandami il tuo email sul collegamento a voce, il blog ora è a inviti, se non lo mandi resti fuori e poi ti lamenti come al solito.
Se i filamenti sono di un azzurro intenso...qualcosa cambia.
bel post come sempre:)
Elsa
...o forse no.
forse l'azzurro è più intenso.
Un mese caldo e finalmente piove.
Oggi il cielo si è fatto il mare da noi.
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