Un venerdì di riposo inaspettato con ottobre iniziato silenzioso senza che me ne accorgessi o,meglio, senza che me ne accorgessi fin'oggi.
Nella tarda mattinata era ancora piuttosto brutto e non si capiva bene da che parte andasse la giornata,si sentiva solo un poco di vento.Alcune vicende del primo pomeriggio mi hanno alterato la percezione dello scorrere del tempo e mi sono perciò ritrovato a mezza costa su un declivio assolato quando erano le cinque,celebrate da campane vicine senza che la civiltà fosse nè distante nè dietro l'angolo.
Avevo il sole in faccia e il cielo era pulito,il vento cresciuto per spogliare i boschi dalle foglie e pascolare qualche bianca nuvola superstite e innocua.Nella piana d'Ossola scorrono due fiumi che in quel'ora e da quel posto erano argento lucente e le alte montagne in fondo avevano cime di nuova neve che si alzava in stracico velato e lungo,sospinta nel vuoto in danza,caduta in precipizio fino a rispiegar le ali per posarsi distante dove solo si può sognare.
La luce s'appoggia più dolce senza scollinare oltre gli spigoli tagliati netti e le ombre sono più lunghe;le montagne coprono così vaste aree di cui ne senti già il freddo ma,dove il sole illumina,si stende un tappeto che va dal giallo al rosso,uniforme e al tempo stesso vario.
Immaginate ricci di castagne a terra e che quella terra è umida e ne ha il colore:i passi vi affondano pochi millimetri in più e a me piace.
Il vento è sceso in basso e così la luce,è quasi sera.
(le immagini sono dell'anno scorso di un giro con un amico e sono sue)
4 commenti:
leggendo si sente il profumo della terra umida...camminarci su a piedi scalzi deve essere sublime.
Io non conosco la montagna...essendo un pesce frequento altri luoghi...ma il tuo descriverla è da favola. Si sente che ne fai parte.
Elsa
ps ...poi ottobre è il mio mese:)))
fra poco nascerò!
ciao.
Il biondo che incontra se stesso nei boschi dell'ossola, spero siate rimasti assieme poi ;o)
Beh, niente male la tua vita, i tuoi posti!
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