lunedì 29 dicembre 2008
No title
Pensavo a quando le ore di sonno diventano semplicemente un quantitativo minimo da raggiungere nello spazio di qualche giorno ed allora quello che ci sta in mezzo vive di intensità.
mercoledì 10 dicembre 2008
Sonni pomeridiani
Mi stavo chiedendo perchè delle canzoni quasi sempre preferisco le versioni acustiche,per lo meno quando sono a casa e il pomeriggio è già allungato nella sera,quando sono appena sveglio,che siano mattina o lo sei del vespro,quando torno in macchina guidando la mia notte a casa.
Ci sono giornate che non esistono perchè non hanno le ore giuste;quest'oggi aveva la luce bianca di questa mattina e la sua agitazione di sogni notturni che non sono altro che pensieri che si evitano.Ora c'è la luce morbida della sera e la separazione sta nel sonno che le divide e in quei pensieri un poco più addomesticati,anche se so che stanno sempre là.
Neil Young-Hey Hey My My
Ci sono giornate che non esistono perchè non hanno le ore giuste;quest'oggi aveva la luce bianca di questa mattina e la sua agitazione di sogni notturni che non sono altro che pensieri che si evitano.Ora c'è la luce morbida della sera e la separazione sta nel sonno che le divide e in quei pensieri un poco più addomesticati,anche se so che stanno sempre là.
Neil Young-Hey Hey My My
sabato 6 dicembre 2008
Freeride
Non scherziamo,parliamo di sesso.
Ognuno che legga,specialmente donna,lo faccia con attenzione,per favore.
La prima neve dell'anno è sempre un evento da queste parti e per alcuni di noi è un imbuto cerebrale che convoglia istinti tra loro distanti nella sostanza ma simili nella natura.
Inizia quasi sempre da neve battuta quando si sta fermi e ci si prepara.Chiudere gli scarponi vuol dire essere più sensibili,più precisi,più recettivi e poi si abbassa la maschera,volgendo lo sguardo al pendio sotto chè è vergine,intatto,brillante e liscio.Sembra tutto uguale ai profani,ma non lo è.C'è sempre una linea che dal niente emerge venendo agli occhi,volendo attenzione per estetica.Si parla di bellezza ed eleganza,signore.
Prima sensazione di movimento,primo contatto.
E' la consistenza la prima cosa.La neve è morbida come labbra,per divertirsi davvero,per entrare senza ansia nella situazione, è necessario che sia così.
Aumenta la pendenza e con essa la velocità.Un tunnel sulla tua linea che anche ad occhi chiusi è chiara.
Lo sci è uno sport fatto con il peso e l'equilibrio.Uno spostamento del peso e del baricentro ti fa cambiare la traiettoria,ti fa curvare,banalmente.
Banalmente,sottolineo.
Non è un mero esercizio ritmico,non lo è quasi mai.Lo è quando non c'è entusiasmo,quando si fa tanto per fare.
Il fattore è la simbiosi e la simbiosi non richiede ringraziamenti e dichiarata,evidente soddisfazione.Anzi.
Dopo alcuni metri di conoscenza ci si alleggerisce e poi bum,ci si inclina da una parte caricando il corpo e sentendo sotto i piedi la neve cedere sbuffandoti addosso se stessa;senti che le scivoli sopra,naturale,veloce e indolore mentre le lasci una traccia perfetta.Poi dolce l'accarezzi di nuovo prima che cambi umore in bizze di carattere,femmina com'è ed è allora che in questa corsa ininterrotta la tocchi con i piedi,per capirla, e, quand'avviene, affondi deciso con forza in una nuvola maggiore che ti copre il viso e da cui esci più veloce,più impetuoso,fino in fondo,per sempre,scivolando.
In fondo al pendio ci si volta quasi sempre a guardarsi.
C'è la propria linea.
La cosa più bella è quando non c'è quella gioia incondizionata e adrenalinica ma quel sorriso fermo,diretto.
E il sudore sulla fronte a ricordare che è corpo.
Consapevolezza.
65 days of static-install a beak in the...
Ognuno che legga,specialmente donna,lo faccia con attenzione,per favore.
La prima neve dell'anno è sempre un evento da queste parti e per alcuni di noi è un imbuto cerebrale che convoglia istinti tra loro distanti nella sostanza ma simili nella natura.
Inizia quasi sempre da neve battuta quando si sta fermi e ci si prepara.Chiudere gli scarponi vuol dire essere più sensibili,più precisi,più recettivi e poi si abbassa la maschera,volgendo lo sguardo al pendio sotto chè è vergine,intatto,brillante e liscio.Sembra tutto uguale ai profani,ma non lo è.C'è sempre una linea che dal niente emerge venendo agli occhi,volendo attenzione per estetica.Si parla di bellezza ed eleganza,signore.
Prima sensazione di movimento,primo contatto.
E' la consistenza la prima cosa.La neve è morbida come labbra,per divertirsi davvero,per entrare senza ansia nella situazione, è necessario che sia così.
Aumenta la pendenza e con essa la velocità.Un tunnel sulla tua linea che anche ad occhi chiusi è chiara.
Lo sci è uno sport fatto con il peso e l'equilibrio.Uno spostamento del peso e del baricentro ti fa cambiare la traiettoria,ti fa curvare,banalmente.
Banalmente,sottolineo.
Non è un mero esercizio ritmico,non lo è quasi mai.Lo è quando non c'è entusiasmo,quando si fa tanto per fare.
Il fattore è la simbiosi e la simbiosi non richiede ringraziamenti e dichiarata,evidente soddisfazione.Anzi.
Dopo alcuni metri di conoscenza ci si alleggerisce e poi bum,ci si inclina da una parte caricando il corpo e sentendo sotto i piedi la neve cedere sbuffandoti addosso se stessa;senti che le scivoli sopra,naturale,veloce e indolore mentre le lasci una traccia perfetta.Poi dolce l'accarezzi di nuovo prima che cambi umore in bizze di carattere,femmina com'è ed è allora che in questa corsa ininterrotta la tocchi con i piedi,per capirla, e, quand'avviene, affondi deciso con forza in una nuvola maggiore che ti copre il viso e da cui esci più veloce,più impetuoso,fino in fondo,per sempre,scivolando.
In fondo al pendio ci si volta quasi sempre a guardarsi.
C'è la propria linea.
La cosa più bella è quando non c'è quella gioia incondizionata e adrenalinica ma quel sorriso fermo,diretto.
E il sudore sulla fronte a ricordare che è corpo.
Consapevolezza.
65 days of static-install a beak in the...
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