sabato 6 dicembre 2008

Freeride

Non scherziamo,parliamo di sesso.
Ognuno che legga,specialmente donna,lo faccia con attenzione,per favore.
La prima neve dell'anno è sempre un evento da queste parti e per alcuni di noi è un imbuto cerebrale che convoglia istinti tra loro distanti nella sostanza ma simili nella natura.
Inizia quasi sempre da neve battuta quando si sta fermi e ci si prepara.Chiudere gli scarponi vuol dire essere più sensibili,più precisi,più recettivi e poi si abbassa la maschera,volgendo lo sguardo al pendio sotto chè è vergine,intatto,brillante e liscio.Sembra tutto uguale ai profani,ma non lo è.C'è sempre una linea che dal niente emerge venendo agli occhi,volendo attenzione per estetica.Si parla di bellezza ed eleganza,signore.
Prima sensazione di movimento,primo contatto.
E' la consistenza la prima cosa.La neve è morbida come labbra,per divertirsi davvero,per entrare senza ansia nella situazione, è necessario che sia così.

Aumenta la pendenza e con essa la velocità.Un tunnel sulla tua linea che anche ad occhi chiusi è chiara.

Lo sci è uno sport fatto con il peso e l'equilibrio.Uno spostamento del peso e del baricentro ti fa cambiare la traiettoria,ti fa curvare,banalmente.
Banalmente,sottolineo.

Non è un mero esercizio ritmico,non lo è quasi mai.Lo è quando non c'è entusiasmo,quando si fa tanto per fare.
Il fattore è la simbiosi e la simbiosi non richiede ringraziamenti e dichiarata,evidente soddisfazione.Anzi.

Dopo alcuni metri di conoscenza ci si alleggerisce e poi bum,ci si inclina da una parte caricando il corpo e sentendo sotto i piedi la neve cedere sbuffandoti addosso se stessa;senti che le scivoli sopra,naturale,veloce e indolore mentre le lasci una traccia perfetta.Poi dolce l'accarezzi di nuovo prima che cambi umore in bizze di carattere,femmina com'è ed è allora che in questa corsa ininterrotta la tocchi con i piedi,per capirla, e, quand'avviene, affondi deciso con forza in una nuvola maggiore che ti copre il viso e da cui esci più veloce,più impetuoso,fino in fondo,per sempre,scivolando.

In fondo al pendio ci si volta quasi sempre a guardarsi.

C'è la propria linea.

La cosa più bella è quando non c'è quella gioia incondizionata e adrenalinica ma quel sorriso fermo,diretto.

E il sudore sulla fronte a ricordare che è corpo.

Consapevolezza.

65 days of static-install a beak in the...

1 commento:

Elsa ha detto...

uno slalom elegante e rapido,
stante birili o frammenti di attimi d' incertezza, una fisicità forte e i sensi sparati a mille. Lungo un percorso che ambisce la meta. Un orgasmo della natura.